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La classifica delle cause delle liti condominiali

Le liti tra i condomini costituiscono circa il 50% delle procedure civili nelle aule di giustizia.
Le motivazioni sono tra le più svariate e talvolta, se mi è concesso, comiche!

L’A.N.AMM.I., Associazione Nazional-europea Amministratori d’Immobili, ha stilato una sorta di classifica delle motivazioni che creano screzi tra gli inquilini dello stesso immobile.

In pole position si trovano le immissioni, cioè quegli odori o rumori che penetrano in altri appartamenti; ne sono un esempio i forti aromi delle cucine etniche, per non parlare dell’odore di cipolla, oppure il rumore di scarpe, in particolar modo quelle femminili, e quello di trapani, martelli o lo spostamento di mobili ad orari pressoché improbabili.

Al secondo posto invece sembrano particolarmente infastidire le allocazioni in aree comuni del condominio, di oggetti e mezzi, come ad esempio fioriere attaccate al muro o auto parcheggiate in spazi non autorizzati.

In seguito troviamo i rumori nel cortile, sembrano infatti disturbare molto anche i giochi dei bambini, che con grida, schiamazzi e risate risultano poco tollerabili.

Molti litigi sono invece provocati da invasioni sul balcone sottostante da parte di panni stesi o flussi idrici dovuti all’innaffiatura di piante.

Al quinto posto troviamo il rapporto con gli animali domestici, in particolar modo quando questi si trovano in aree comuni del condominio come l’ascensore ed il cortile.

Infondo alla classifica invece vengono riportate le liti causate da ciò che concerne l’esterno dell’edificio, come ad esempio bucato in evidenza, mozziconi di sigaretta o lo sbattimento delle tovaglie.

Tutto sommato riteniamo non sia il caso di arrivare alla citazione, ma risolvere con soluzioni civili e soprattutto alzare i propri limiti di tolleranza, qualora sia difficile comunicare e comprendersi il ruolo dell’ amministratore sarà sicuramente fondamentale. Egli infatti dovrebbe porsi da mediatore tra le parti evitando gli scontri che possono portare alle denunce.

I dati elaborati dall’ A.N.AMM.I. forniscono anche una classifica delle regioni in cui sono presenti gli inquilini più litigiosi: al primo posto il Veneto, con il 12% sul totale dei litigi nazionali, seguono poi la Campania e il Lazio con il 10%,poi Lombardia il 9%, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna 7%, mentre risultano molto più tranquille Basilicata e Sardegna con il 2% di liti condominiali.