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Imu e Tasi per le case in affitto. E se l'inquilino non paga?


Mirco Mion, presidente di Agefis - associazione geometri fiscalisti - ci aiuta, intervenendo a Cuore e Denari, a rispondere alla domanda di un ascoltatore in merito alla tassazione sulla casa. Il caso è quello di un appartamento dato in affitto, ma i cui inquilini risultano morosi, Il proprietario è tenuto quindi a pagare sia l'Imu che la Tasi su questo immobile che mette a reddito, anche se dall'altra parte non incassa nulla?

Per Mion «non c'è nulla da fare, perché il principio impositivo, in questo caso, è quello dell'immobile. Quindi dovranno andare a pagare l'Imu, e laddove fosse stata deliberata anche una percentuale di Tasi sull'immobile dato in affitto dovrà pagare anche la Tasi, verificando poi sempre quanto il regolamento comunale prevede a carico dell'affittuario. L'unica fortuna è che sono due obbligazioni separate», ha aggiunto Mion, che ha risposto anche a un altro dubbio che può sorgere.

Molti si chiedono, infatti, cosa succede se l'inquilino non paga quella percentuale di Tasi che gli spetta. Tocca al proprietario compensare? La risposta, per il sollievo dei proprietari, è no: Mion conferma che «non c'è un principio di solidarietà da parte del proprietario, sono due obbligazioni separate, tanto è vero che per i pagamenti della Tasi per proprietari e inquilini (previsti in misura diversa: per il proprietario in una percentuale stabilita dal comune tra il 70 e il 90% che è invece tra il 10 e 30% per l'affittuario) sono predisposti due modelli F24 totalmente separati».

articolo tratto da: www.il sole24ore.com

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