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DA AMMINISTRATORE CONDOMINIALE A GESTORE IMMOBILIARE

L’unione fa la forza.
E' questo, in estrema sintesi, il motto al quale si sono ispirati Confabitare, Confamministrare e Sinteg, nell’organizzare, insieme, il convegno dal titolo “Cambiare per crescere: da amministratore di condominio a building manager” svoltosi lo presso la suggestiva location di Torino Film Commission. Un evento, quello patrocinato da Regione Piemonte e Camera di Commercio di Torino, che ha riscosso un notevole successo di pubblico e che, soprattutto, ha permesso alle tre realtà promotrici di affrontare svariate tematiche con autorevoli relatori, partendo sempre dall’immagine allegorica di un amministratore di condominio che deve essere attento e vispo come un pesce rosso, così da potersi adeguare il più velocemente possibile alle esigenze di mercato che man mano mutano dinanzi a lui.
La giornata si è articolata in una serie di interventi che hanno spiegato la necessaria evoluzione dell’amministratore di condominio in gestore di immobili. Primo fra tutti, quello del presidente nazionale di Confabitare, Alberto Zanni, che ha auspicato una veloce evoluzione culturale da parte dei proprietari immobiliari, “i quali dovranno cominciare a pensare anche ad ammodernare i propri immobili, così che non perdano con il tempo il loro valore”.
Quindi, è stata la volta del dottor Alessandro Roversi, responsabile grandi progetti modernizzazioni Schindler, che ha trattato il tema dell’accessibilità­ negli edifici esistenti, evidenziando una realtà che riguarda ad oggi, negativamente, ancora un gran numero di immobili. Parole cui hanno fatto eco quelle dell’ingegner Luigi Cucchiararo di Ocert, che ha illustrato il ruolo degli organismi certificati e le responsabilità civili e penali delle ditte di manutenzioni ascensori, nonché degli amministratori.
Una folta, interessata ed attenta platea composta da amministratori, professionisti e rappresentanti di aziende operanti nel settore immobiliare, ha quindi seguito con estremo interesse l’intervento a due voci del Geometra Mauro Saglia­ (Sicurtea Engineering) e dell’avvocato Nicola Menardo (Studio Grande Stevens) sugli obblighi e responsabilità dell'amministratore in presenza di amianto nei condomini, mentre l’avvocato Alessandro Gallucci, noto esperto di giurisprudenza condominiale, nonché responsabile del Centro studi giuridico di Confamministrare, ha trattato il tema dei nuovi criteri di delibera in condominio per quanto concerne le fonti rinnovabili e per l’ammodernamento quindi degli edifici “datati”.
La giornata si è poi conclusa con gli interventi del presidente Nazionale di Sinteg, Francesco Di Castri e del direttore creativo di Art, Dario Berra, che hanno incentrato le proprie relazioni su marketing, management e comunicazione in campo condominiale.
In chiusura, ecco Franco pani, presidente nazionale di Confamministrare, che nell’accomiatare i presenti non ha mancato di esporre “i principi oggi indiscutibili che determinano l’evoluzione necessaria da amministratore di condominio a building manager (o, se si preferisce, gestore immobiliare). Cambiare per crescere: una evoluzione necessaria per la figura dell’amministratore condominiale, che deve opportunamente trasformarsi in un capace e preparato gestore immobiliare, pronto ad adeguarsi alle continue trasformazioni dettate dalle regole di mercato, a partire dall’entrata in vigore della Legge 220/2012. Molto si è parlato del ruolo dell’amministratore di condominio, ma gran parte dell’utenza (i condòmini) non è ancora riuscita a percepire l’importanza - pressoché imposta dalla legge a tutela stessa degli interessi dei consumatori - di affidarsi a professionisti altamente qualificati”.
Con l’occasione si è anche accennato alla recentissima­ pubblicazione, giunta proprio poco prima dell’evento (G.U. del 24 settembre), del Decreto del 13 agosto 2014, n. 140, inerente il Regolamento recante la determinazione dei criteri e delle modalità per la formazione degli amministratori di condominio. A tal proposito, si è auspicata una ulteriore, seria e concreta svolta. Peraltro, le sedi di Confabitare e Confamministrare, tramite gli Sportelli Casa e Condominio, sempre più diffusi in diversi comuni,­ si prodigheranno per divulgare principi che qualificano la figura professionale del gestore immobiliare e che, contestualmente, tutelano i proprietari di immobili, nella convinzione che solo informando gli utenti-condòmini questi ultimi risulteranno in grado di utilizzare tutti i nuovi strumenti di autotutela messi a loro disposizione dalla Riforma dello Statuto Condominiale, e allo stesso tempo, escludendo dal mercato chi non rispetterà a fondo i nuovi dettami normativi, potranno essi stessi contribuire a qualificare ulteriormente e maggiormente i gestori più strutturati ed in regola con la stessa normativa. In fondo, quanto anche il mercato auspica.

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