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Amministratori di condominio in fuga!

Quante storie si sono sentite di amministratori “infedeli” che truffano i loro clienti appropriandosi indebitamente delle somme da loro versate per sopperire alle spese condominiali. Frequenti infatti sono i casi in cui l’amministratore non paga fornitori, bollette e manutentori, ma tramite bilanci falsi riesce a insabbiare la situazione e prelevare contanti dal conto condominiale per scopi personali. Ovviamente non si può far tutta l’erba un fascio, anzi, certamente la maggior parte degli amministratori sono responsabili e probabilmente non hanno nemmeno vita facile, essendo quotidianamente, o quasi, chiamati in causa per risolvere liti, lamentele e mancati pagamenti da parte di chi ha subito maggiormente la crisi.

Riportiamo esempi di fatti di cronaca avvenuti nel nord Italia in cui l'amministratore è riuscito a truffare i propri condòmini.
A Novi ligure circa 28 famiglie, appartenenti a diversi condomini gestiti da un unico amministratore, si sono ritrovate con ammanchi di decine di migliaia di euro che dovrebbero essere stati versati per il pagamento delle bollette all’ Acos e alle compagnie per l’ energia elettrica. L’amministratore, una volta scoperto ha “promesso” di rimediare e di versare il dovuto alle compagnie creditrici, ma che ci sia da crederlo?!

A Milano invece è successo di peggio, l’amministratore di circa un centinaio di condomini, è riuscito a truffare più di duemila famiglie, scappando in America del sud con la moglie e con i soldi degli inquilini, lasciando sui conti correnti dei diversi condomini amministrati solo poche migliaia di euro. Per circa una settimana i coniugi sono rimasti irreperibili, poi hanno fatto recapitare ai dipendenti dello studio la lettera di licenziamento. In questo caso decisamente è importantissimo cercare di reperire i documenti che attestano i rendiconti e le operazioni effettuate su ogni struttura.

A Bergamo l’amministratore di circa 117 condomini presentando falsi verbali di assemblea, e avendo accesso su delega ai conti correnti dei propri clienti, è riuscito ad ottenere affidamenti bancari. Inventando infatti spese per i vari condomini, è riuscito a truffare i propri clienti per un ammontare di circa un milione, fino a quando proprio la banca ha sporto denuncia.

Specialmente in un periodo come questo, dove l’economia del Paese è in forte crisi, dove la cassa integrazione aumenta sempre di più e gli stipendi e le pensioni non sono adatti al caro vita attuale, tali truffe rischiano di diventare un problema sociale, per chi già messo in difficoltà dalla crisi economica, si potrebbe ritrovare a dover pagare due volte le spese per non trovarsi senza gas o luce ad esempio.

La riforma del condominio in tal senso ha fornito una buona possibilità per evitare tali situazioni, l’amministratore infatti, se i condomini lo richiedessero, sarebbe tenuto ad attivare un sito internet del condominio, nel quale pubblicare fatture e rendiconto della situazione economica, invitandolo quindi a lavorare con la massima trasparenza ed onestà nei confronti dei clienti che possono monitorare la situazione, verificare se i pagamenti sono stati effettuati, se i fornitori sono stati pagati, se tutti hanno contribuito egualmente alle spese di condominio.

Condominio Amico è la soluzione a tutti questi problemi, esso infatti oltre ad una parte di gestionale riservata all'amministratore, consente la creazione di un sito internet dotato di una parte pubblica, nella quale vi sono inserite le caratteristiche generali dello stabile, e una parte privata, accessibile solo tramite password nella quale i condòmini possono "tenere sotto controllo" l'operato dell'amministratore!